martedì 30 luglio 2013

Le professioni d'aiuto: la gestione efficace delle relazioni del lavoro nel Sociale

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lunedì 22 luglio 2013

La Psicologia è una scienza a tutti gli effetti?



La maggior parte delle Università ha un dipartimento di psicologia, così come  è presente un dipartimento di biologia. 


Nelle scuole superiori, la psicologia è considerata uno studio sociale, di tanto in tanto una scienza sociale, mentre la biologia è considerata una scienza.
L'implicazione di tali dichiarazioni è significativa e si riferisce allo stato della psicologia confrontata con le altre discipline.
Gli insegnanti di psicologia sono ben consapevoli del potere del linguaggio per modellare il pensiero.

Sappiamo tutti che il modo in cui si struttura una domanda influenza la risposta. Così, quando si distingue tra le scienze e le scienze sociali, stiamo inviando un messaggio sul nostro status: non siamo una scienza come le altre, anzi, siamo qualcosa di diverso dalla scienza.

Quotidianamente, la psicologia viene definita come una scienza "sociale" - spesso scritto con le virgolette - sminuendone di fatto, l'effettivo impatto che ha sulle altre scienze mediche, sociali e naturali.
Ma l'impatto della Psicologia è notevole.

Ma l'impatto della Psicologia è notevole.


Boyack, Klavans e Borner (2005) hanno esaminato un milione di articoli di ricerca scientifica per identificare le interrelazioni tra le varie scienze. Essi hanno identificato sette aree della scienza designate come centri di influenza: matematica, fisica, chimica, scienze della terra, medicina, scienze sociali e psicologiche.
La psicologia influenza una vasta gamma di altre discipline scientifiche (Cacioppo 2007).

Un’altra buona notizia dimostrata dai ricercatori è che i corsi di psicologia favoriscono l'alfabetizzazione scientifica. I ricercatori Jeff Holmes e Barney Beins hanno valutato l’alfabetizzazione scientifica tra gli studenti durante il percorso di studi. C'è stata una chiara tendenza al rialzo. Al contrario, il grado di alfabetizzazione scientifica non era correlata al numero dei corsi di scienze naturali che gli studenti avevano completato (Holmes & Beins, 2008).

Inoltre, tra gli studenti universitari di qualche decennio fa, gli studenti di psicologia hanno dimostrato una maggiore abilità nel ragionamento logico, in quello statistico e metodologico rispetto agli studenti universitari di chimica (Lehman, Lempert, e Nisbett, 1988). Questo non vuol dire che gli studenti di chimica erano meno abili nella loro disciplina rispetto agli studenti di psicologia. Piuttosto, questi risultati mettono in rilievo uno dei notevoli punti di forza della formazione in psicologia, ovvero quello di favorire lo sviluppo del pensiero critico.

I dati sono incontrovertibili. La psicologia è una disciplina eccellente per imparare a pensare in modo critico ed in maniera scientifica.
Purtroppo, le persone solitamente non sono disposte a cambiare idea in base ai dati (a meno che non abbiano una formazione in psicologia, ovviamente).

Cosa si può fare in favore della psicologia?


Si può usare il linguaggio per intervenire su questa situazione. La Dartmouth University ha cambiato la denominazione al suo dipartimento in Department of Psychological and Brain sciences nel 1990. Da allora, un certo numero di dipartimenti ha adottato misure simili. Ci sono numerosi dipartimenti di scienza psicologica in tutto il paese (Jaffe, 2011).

Dovremmo applicare questa modifica anche alle nostre conversazioni quotidiane. Quando i nostri amici e colleghi parlano di scienze, dobbiamo chiarire di che tipologia di scienza si tratti. Ci sono scienze biologiche, scienze fisiche, e certamente non meno importante, le scienze psicologiche. Non è più accettabile che la psicologia non sia considerata una scienza a tutti gli effetti.


Articolo di Bernard C. Beins, tratto da: http://www.apa.org/index.aspx
Pubblicato su http://www.opsonline.it

giovedì 18 luglio 2013

Usaccessibilita'


Il nostro gruppo fornisce, tra gli altri servizi, consulenza e formazione in materia di Usabilita' e Accessibilita'.
Da anni proponiamo delle soluzioni che possano fare convivere due realta' apparentemente distanti ma che, nella rete, devono articolarsi insieme. "Credere che un sito web che rispetti le verifiche di accessibilita' WAI sia automaticamente un sito usabile, o che qualunque sito, per essere usabile, debba rispettare le norme di accessibilita' WAI, e' un errore". Il WAI (Web Accessibility Initiative), un gruppo di lavoro costituito dal W3C, ha generato il WCAI (Web Content Accessibility Initiative) un iniziativa che ha prodotto una serie di documenti contenenti principi e linee guida cui attenersi per realizzare contenuti web che siano accessibili al maggior numero di persone possibili. Lo scopo di questa iniziativa e' quello di rendere accessibile un sito internet a utenti con vari gradi di disabilita' fisiche e cognitive e con vari dotazioni software e hardware minoritarie o particolari. L'obiettivo dell'accessibilita' e' quello di rendere accessibile e disponibile un portale web alla maggior parte degli utenti on line (http://www.usabile.it). La Legge Stanca (04/2004) definisce l'accessibilita' come "la capacita' dei sistemi informativi, nelle forme e nei limiti consentiti dalle conoscenze tecnologiche, di erogare servizi e fornire informazioni fruibili, senza discriminazioni, anche da parte di coloro che a causa di disabilita' necessitano di tecnologie assistite o configurazioni particolari". I portali web delle pubbliche amministrazioni italiane devono, per legge, rispettare i parametri di accessibilita'. Un sito accessibile deve essere quindi utilizzabile da chiunque (Polillo, 2006). L'accessibilita' lavora seguendo alcune linee guida, generalizzando, e non personalizzando, forme, struttura e contenuti di un sito web. L'accessibilita' focalizza la sua attenzione al codice e alla compatibilita' al fine di rendere un sito "universale", ovvero utilizzabile e fruibile dall'intera popolazione. 
grafico usabilita' e accessibilita'

L'usabilita' invece osserva le caratteristiche, le esigenze, i bisogni, i desideri e i comportamenti degli utenti per il quale il sito deve essere creato. L'usabilita' crea siti web sulla base di una particolare categoria di utenti (target di riferimento), indagando punti di forza e debolezza, criticita' e potenzialita' del prodotto, indicando un percorso condiviso di miglioramento: solo osservando e parlando con gli utenti possiamo sapere se un contenuto e' chiaro, se e' stato capito e se il sito e' navigabile (http://www.usabile.it). L'accessibilita' e' una questione di compatibilita' tecnica, di chiarezza di comunicazione, di fruibilita' dei contenuti: la navigazione mira ad un accesso universale e standardizzato. L'usabilita' invece si occupa degli utenti finali, studiando il loro comportamento e individuando le loro emozioni durante nell'interazione con l'interfaccia. Vi saranno elementi che andranno certamente standardizzati, ma altri che andranno progettati caso per caso, sulle specifiche esigenze degli utenti-target.

open


Il nostro e' uno Studio Psicologico sito in Quartu S.E. (CA) che offre vari servizi alla persona, ai minori e alle aziende:


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OPEN - Studio Psicologico - Consulenza, Formazione, Accessibilita'
Indirizzo: via Nurra, 12
09046 Quartu Sant'Elena, Italia
Tel:+39 070.7564887 ,
E-mail:dott.andrea.moi su google
Orario di apertura:Lun. - Sab. h. 9,00 - 20,00